Il 18 novembre a partire dalle 18:30 si è tenuto presso il daMAT Giovane Italia, nell'ambito del "Mese della cultura albanese 2023", l'evento La Bandiera Albanese tra storia e curiosità a cura dell'associazione albanese Scanderbeg (Parma) e del Centro Italiano Studi Vessillologici. L’appuntamento è stato aperto dagli interventi del vicepresidente della Scanderbeg Marion Gajda e dalla coordinatrice della diaspora albanese presso il Consolato generale di Milano, Luljeta Cobanaj. A seguire la relazione di Jack Aliu Çelpica: un'analisi antropologica dell'aquila bicefala albanese, che da legame con l’impero bizantino è divenuta segno e simbolo di unità nazionale; successivamente è toccato a Marco Mecacci con una approfondita analisi sulle bandiere mercantili albanesi, nella quale ha esposto molte notizie inedite, infine chiusura con Massimo Ghirardi che ha offerto una panoramica sugli stemmi (in alcuni casi i loghi) civici albanesi, sia storici sia moderni (J.A. Çelpica).
Disponibile qui un filmato dei suddetti interventi.
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Il 19 novembre si è svolta la consueta gita d'autunno del CISV. Questa volta la meta è stata il prestigioso Museo Civico del Risorgimento a Bologna, il cui edificio è stato dal 1890 al 1907 la casa del poeta Giosuè Carducci. Hanno partecipato all'evento i soci Pier Paolo Lugli, Roberto Bicci e signora, Marco Mecacci, Alfredo Betocchi, Francesco Rosario Raunisi e signora, che si sono ritrovati davanti al Museo, accolti dal signor Luca Villa. Questi è il curatore della mostra temporanea «LIBIA 1911-1912, Colonialismo e Collezionismo», il quale in una visita guidata ha raccontato l'origine e la storia dei reperti esposti, provenienti dalla Raccolta Libica della Croce Rossa di Bologna, raccolti nei vari teatri della guerra italo-turca, e dalla collezione di Carlo Mazzetti, bolognese che visse in Egitto e che inviò nella città natale numerosi oggetti. Particolarmente interessanti sono apparsi due vessilli (vedi): una bandiera tricolore turca usata, pare, per segnalazioni e catturata a Bu Meliana nel 1911 ed una bandiera da guerra dello sceicco Idris dell'Arabia meridionale. Questa fu catturata dalla flotta italiana durante uno scontro navale nel Mar Rosso.
Successivamente il Direttore della Museo Otello Sangiorgi ha accompagnato i soci alla visita dei cimeli risorgimentali, provenienti da varie collezioni private e donate al Comune di Bologna, comprendenti il periodo tra le Guerre Napoleoniche e la Prima Guerra Mondiale. Tra i reperti vessillologici, numerosi stendardi, coccarde e fazzoletti celebrativi della metà del XIX secolo di varia provenienza e di ispirazione risorgimentale. Fra questi, sono degni di nota lo stendardo della Guardia d’onore di Bologna e la bandiera della cavalleria della Guardia Nazionale, entrambi del 1805, un raro diploma della Carboneria con nastro di seta nei colori carbonari del 1835 e il vessillo del battaglione Universitario bolognese del 1848 Altrettanto significative sono alcune coccarde che uniscono i colori pontifici a quelli italiani (vedi).
Dopo la consueta riunione conviviale presso una trattoria tipica bolognese, il gruppo ha concluso la giornata con una passeggiata turistica, e ha potuto apprezzare i proverbiali portici felsinei a causa del tempo inclemente del pomeriggio. A tutti un arrivederci alla prossima gita sociale.
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Organizzato dall’associazione Le Souvenir Napoléonien e ospitato dal Museo Stibbert di Firenze, il 23 ottobre 2021 si è svolto il convegno «Le armi italiane nelle armate napoleoniche», nell’ambito delle celebrazioni per il secondo centenario della morte del Bonaparte. In concomitanza era allestita una mostra di cimeli e memorabilia napoleonici. Il nostro Centro, che ha contribuito al restauro di un prezioso stendardo reggimentale, esposto nell’occasione, ha partecipato con una delegazione (A. Betocchi, V. Favini, G. Giovinazzo, P.P. Lugli). La «giornata napoleonica» fiorentina è cominciata con una serie di conferenze di noti storici, che ha occupato la mattinata. Presenti in sala anche alcuni gruppi in costume d’epoca. Nel pomeriggio è stato possibile visitare la mostra e il Museo con annesso il rigoglioso giardino da poco restaurato. La partecipazione del pubblico è stata numerosa, nonostante la necessità di prenotare nel rispetto delle restrizioni anti-covid. Prossimo appuntamento è per la fine di maggio, a Salò per il nostro Convegno annuale.
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Sabato 5 ottobre si teneva a Buggiano Castello (Pistoia) il 2° Convegno Internazionale sull'Araldica, patrocinato dall’Académie Internationale d’Héraldique, dal Centro Studi Araldici e dal Comune di Buggiano. Era prevista anche la partecipazione attiva di alcuni nostri soci esperti in araldica, civica in particolare. Quale dunque occasione migliore per ritrovarci per la tradizionale gita culturale ottobrina. Abbiamo ascoltato le conferenze dei nostri amici e degli altri relatori, ricavandone spesso motivi di interesse anche vessillologico. A questo proposito dobbiamo lamentare il tempo troppo ristretto - solo 15 minuti - assegnato alle singole presentazioni determinato dal loro elevato numero, ben 27 in una sola giornata. Ne è derivata l'impossibilità di discutere e approfondire con i vari relatori. Per il resto, un breve piacevolissimo soggiorno, favorito dalla meteorologia, in uno splendido borgo medievale e, non ultimo, il godimento dei sapori dell'autentica gastronomia toscana.
Inoltre, non abbiamo dimenticato di celebrare la Giornata Internazionale della Vessillologia (Vexiday) dispiegando le bandiere del CISV e dalla FIAV. Per tutti, il prossimo appuntamento sarà per una fine settimana di maggio (da definire) a Brescia per il nostro Convegno annuale.
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Meta della visita culturale dell'autunno 2018 è stata la città di Lucca, attuale sede "legale" della nostra associazione. Punto centrale, il locale Museo del Risorgimento, un luogo della memoria nazionale, di modeste dimensioni ma molto ben organizzato e denso di interessanti cimeli e documenti. Il museo comprende anche una saletta multimediale con triplice schermo dove si può assistere a un breve film (circa 20 minuti) che racconta, con l'ausilio di attori, fatti e protagonisti del processo di unificazione nazionale. Debitamente guidati (sentiti ringraziamenti al prof. Luciani e alla signora Puccinelli) abbiamo trascorso più di un'ora nel museo (http://museodelrisorgimento.provincia.lucca.it). Nel pomeriggio è stato possibile visitare anche il vicino Museo dell'Emigrazione, ospitato in una antica piccola chiesa sconsacrata. Una giovane signora ci ha guidato con passione e competenza lungo un suggestivo percorso, con frequenti soste davanti a reperti e documenti fotografici riguardanti l'emigrazione italiana, fenomeno di fondamentale importanza nella storia recente del nostro Paese. Non è mancato un breve giro in città, con un'occhiata ad alcuni monumenti (basilica di San Frediano, Anfiteatro, Duomo di San Martino) e alla scoperta di spunti vessillologici.
[Cliccare sulle miniature per ingrandire e accedere ad altre immagini. Le fotografie sono di RB, P.P. Lugli e G, Sala]
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Vexiday 2018
Con la visita ai musei lucchesi si è colta l'occasione per celebrare la terza Giornata della Vessillologia (Vexiday). Si è scelto il giardino antistante la chiesa di Santa Maria della Rotonda, non più aperta al culto e sede del Museo dell'Emigrazione "Paolo Cresci". Sono state dispiegate le bandiere del CISV e della consorella "Bandiere Storiche" insieme al vessillo della FIAV. La celebrazione ha rivestito un particolare significato. Erano esposte infatti anche le bandiere di alcuni Paesi verso i quali sono partiti tanti emigranti dalla provincia di Lucca. In generale, durante un secolo dall'Unità d'Italia, hanno lasciato la loro terra circa 30 milioni di cittadini italiani alla ricerca di una vita migliore. L'Italia, prima di essere meta di immigrati, è stato un Paese di emigranti. Ogni italiano dovrebbe ricordarselo.
Il tradizionale appuntamento autunnale del 2017 si è puntualmente svolto. La meta il Museo Navale di Genova-Pegli. Abbiamo potuto ammirare reperti e documenti riguardanti la marineria genovese a partire dal ‘400: strumenti, splendidi modellini di navi, mappe pittoriche e soprattutto una gran quadreria con dipinti di flotte schierate, di battaglie navali, di antichi cantieri marittimi. Moltissimi i quadri e le stampe che mostrano golette, brigantini, navi adibite al trasporto di emigranti, bastimenti commerciali, tutti debitamente imbandierati: un vero e proprio catalogo di vessilli storici, dalla croce di San Giorgio della Repubblica di Genova, alle insegne azzurre del Regno di Sardegna più tardi mutate nei primi tricolori, fino alle bandiere del regno d’Italia. Le navi mercantili inalberano in bella evidenza le insegne delle varie compagnie armatrici: un vero godimento per chi si interessa di questo tipo di bandiere. Nell’ultima sala del museo, traboccante di bandiere di ogni tipo, è ricostruito un piccolo laboratorio dell’epoca dei velieri, con strumenti, modelli e macchine artigianali per cucire vele e bandiere. Visita interessante sotto vari aspetti; la partecipazione non è stata eccezionale, appena discreta. Ma ormai lo sappiamo: le nostre visite sono una specie di assaggio: il museo è sempre aperto, non solo per noi, e chi non era presente all’appuntamento lo potrà visitare in un’altra occasione. Il consiglio è di farlo.
[Cliccare sulle miniature per ingrandire e accedere ad altre immagini. Le fotografie sono di RB, G. Giovinazzo e G, Sala]
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2nd Vexiday
La villa rinascimentale Centurione Doria, che ospita il Museo Navale di Pegli, è circondata da bei giardini: il tempo splendido, che sempre ha favorito le nostre gite autunnali, ci ha consigliato di sfruttare il parco per celebrare, anche se con un po’ di ritardo, le seconda «Giornata Internazionale della Vessillologia» (Vexiday), promossa a evento ufficiale dall’Assemblea della FIAV riunita in agosto a Londra. Lo abbiamo fatto, come l’anno scorso a Milano per il primo Vexiday, insieme a «Bandiere Storiche», con una festosa esibizione di vessilli, riprese fotografiche e video.