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Genealogia e sinossi della bandiera
Un omaggio a Siena e alla sua grandezza. La bandiera proposta per il Convegno del CISV è il risultato della sovrapposizione dello stemma del CISV su una bandiera bianconera a quattro code. La bandiera bianconera è la stessa raffigurata, in diversi esemplari, nell'affresco che il senese Simone Martini dipinse nel 1328; il nome dell'opera, celeberrima, è Guidoriccio da Fogliano all'assedio di Montemassi ed è conservato nella Sala del Mappamondo in Palazzo Pubblico a Siena. Il dipinto faceva parte di un gruppo di figurazioni analoghe che avevano il compito di testimoniare il successo della politica estera senese in quegli anni. |
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Il soggetto del dipinto costituisce un tema assai inconsueto per quel tempo e contribuisce, in qualche modo, alla nascita della «pittura di cronaca», concepita a conferma e supporto della realtà e della politica e non più soltanto come intermediazione tra l'umano e il divino. Queste caratteristiche non solo hanno reso il Guidoriccio uno dei più importanti esempi della pittura senese, ma anche uno dei primi esemplari di raffigurazioni tese a celebrare le virtù civiche e la dedizione per la causa patriottica. Nel dipinto, su uno sfondo azzurro, sono ritratti in primo piano il cavaliere e in secondo piano i castelli. Sopra le costruzioni e tra le tende dell'accampamento sono issate bandiere bianconere. Le bandiere hanno i colori disposti verticalmente e si concludono con le code. |
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Si è pensato che proprio i vessilli illustrati in un'opera così importante per Siena e per il mondo potessero essere presi a modello per l'emblema dell' XI Convegno. In questo modo quei vessilli sono stati fatti rivivere e garrire ancora una volta, dopo oltre sei secoli di storia. Sullo storico vessillo è stato caricato lo stemma del CISV. |
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Descrizione
costruttiva del manufatto La bandiera ha proporzione 2:3, come appare anche per quella sul castello ritratta da Simone Martini. È composta da tre strisce verticali di eguali dimensioni. La prima striscia è bianca, la seconda è nera ed infine la terza è formata da quattro code nere e da tre vuoti di eguale altezza. Lo stemma del CISV ha un'altezza racchiusa dalle linee di proiezione orizzontale dell'intradosso della prima e della quarta coda. Lo stemma è collocato a 1/3 della lunghezza della bandiera ed occupa posto sulla mezzeria della parte completamente piena del manufatto. Ezio Forcella
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Commenti
Personalmente trovo molto appropriata la scelta della Balzana Senese come base per la bandiera dell'XI Convegno del CISV. Infatti il troncato d'argento e di nero accompagna da secoli molte delle attività della città e figura ancora oggi in moltissime armi ed emblemi delle principali istituzioni cittadine (anche non direttamente legate al Comune). Basti citare, ad esempio, enti come l'Opera del Duomo, l'Opera di S. Maria di Provenzano, il Monte dei Paschi di Siena, l'Arciconfraternita di Misericordia, il Magistrato delle Contrade o il Comitato Amici del Palio. In tutti questi casi, l'arme municipale (o meglio della Città e Stato di Siena, come si diceva una volta) è stata brisata con l'aggiunta di un elemento proprio all'istituzione che doveva essere rappresentata (delle iniziali, una croce, dei monti all'italiana o delle stelle, a seconda dei casi).
La proposta del consocio Forcella ricade quindi appieno in questa tradizione. Mi permetto però di suggerire una lieve modifica al bozzetto. Perché non ridurre il numero delle code da quattro a tre? Tre infatti sono i Terzi in cui la città di Siena è divisa ed il tre (o i suoi multipli) è pressoché onnipresente nella storia delle magistrature senesi. Questa scelta riecheggerebbe un po' il caso dello stendardo veneziano (sei sestieri=sei code), ma a ben guardare anche sulle tende raffigurate nel Guidoriccio compaiono alcune bandiere a tre code. Inoltre, con un po' di fantasia, i due rettangoli vuoti lasciati dalle tre code potrebbero ricordare il numero 11 (in numero arabo), cioè l'undicesimo Convegno CISV.
Vi ringrazio già in anticipo per l'attenzione che vorrete dare a questa mia proposta bizzarra ed auguro un prospero 2005 a tutti i Consoci. Matteo Guidotti
Replica
La ringrazio per il parere positivo espresso nei confronti della mia proposta per la bandiera del XI Convegno del CISV. Conosciute le argomentazioni storiche da lei addotte riguardo alla Balzana Senese ed alla valenza civica del numero 3 nella storia della città, accolgo il suo suggerimento e condivido l'opportunità di ridurre il numero delle code della bandiera del XI Convegno da quattro a tre. Ezio Forcella
Su suggerimento di Matteo Guidotti, si è scelto di disegnare un vessillo con tre code, «tre infatti sono i Terzi in cui la città di Siena è divisa ed il tre (o i suoi multipli) è pressoché onnipresente nella storia delle magistrature senesi». Sullo storico vessillo è stato caricato lo stemma del CISV. Questa scelta compositiva si inserisce nel solco della tradizione senese inerente alle insegne delle istituzioni cittadine, il cui modello, come ha commentato Guidotti, prevedeva che «l'arme municipale fosse brisata con l'aggiunta di un elemento proprio all'istituzione che doveva essere rappresentata». |
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Descrizione
costruttiva del manufatto La bandiera ha proporzione 2:3, come appare anche per l'esemplare sul castello ritratto dal Martini. E' composta da tre bande verticali di eguali dimensioni. La prima banda è bianca, la seconda è nera ed infine la terza è formata da tre code nere e da due spazi vuoti; l'altezza dei vuoti è pari a 1/3 di quella delle code. Quest'ultima proporzione è ricavata dalla suddivisione dell'altezza della bandiera in undici strisce orizzontali. Il numero 11, che coincide con quello dell'edizione del Convegno, non viene espresso graficamente, ma viene consapevolmente utilizzato con lo scopo di cercare e trovare un'armonia compositiva tesa a rendere il manufatto sempre più simile agli esemplari dipinti dal Martini. Lo stemma del CISV è collocato a 1/3 della lunghezza della bandiera ed occupa posto sulla mezzeria della parte completamente piena del manufatto. Ezio Forcella
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Purtroppo non è stato possibile organizzare a Siena il convegno, che invece, come riportato in altra parte, si terrà a Lucca. Dispiace che - almeno per l'anno in corso - il disegno del nostro socio Forcella non possa essere realizzato. Ciò nulla toglie tuttavia al valore artistico e di ricerca del suo progetto. Ringraziamo sentitamente l'arch. Forcella, tanto più che non ha esitato a rimettersi al lavoro progettando una bandiera anche per l'edizione lucchese del nostro undicesimo incontro. Roberto Breschi