Bandiera di bompresso del Regno d'Italia, 1879-1946

Un contributo di Pier Paolo Lugli, tesoriere e archivista del CISV.

Con R.D. del 22 aprile 1879 venne addottato un modello di bandiera di bompresso destinato a durare quasi settant'anni. Si trattava di un disegno semplice ed efficace, facilmente identificabile poiché tutti potevano riconoscerlo come italiano. Era costituito infatti di un drappo quadrato rosso caricato di croce bianca e bordato di blu: un chiaro richiamo allo scudo di Savoia allora presente sui vessilli italiani di terra e di mare. Dai dati dell'archivio del CISV l'altezza del bordo e la larghezza dei bracci della croce era pari a 1/8 del lato del quadrato. Intorno al 1900 il drappo cambiò leggermente le proporzioni, passando da 1:1 a 5:6, come riportato negli atlanti della marina militare dell'epoca e le dimensioni furono probabilmente riferite all'altezza del drappo. Recentemente queste informazioni sono state però riconsiderate alla luce di quanto riportato in un documento casualmente ritrovato dal Tesoriere. Si tratta infatti della tavola a colori ufficiale riproducente la bandiera di bompresso. Il titolo è chiaro «Modello della bandiera di bompresso per le regie navi all'àncora» con in calce la firma dell'allora Ministro della Marina: «Visto d'ordine di Sua Maestà. Il Ministro della Marina. N. Ferracciù.». Infatti, il deputato sardo Niccolò Ferracciu (senza accento) coprì tale carica nel 1878-1879, diventando poi Ministro di Grazia e Giustizia nel 1884. Il disegno della bandiera di bompresso è riportato chiaramente, allo scopo di essere utilizzato come riferimento per la produzione dei vessilli. Rispetto a quanto indicato in archivio rimane invariato il disegno generale e le proporzioni in 1:1. Cambiano invece le dimensioni degli elementi. Infatti, tutto è sottomultiplo di 5. Il quadrato è diviso in scacchi di lato pari ad 1/5 di quello del drappo, cosicché l'altezza del bordo e la larghezza dei bracci della croce è pari ad 1/5 del lato della insegna. Dunque il quadrato centrale rosso caricato della croce bianca è in questo modello uguale a 3/5 del drappo, con un bordo blu decisamente più evidente. Questo disegno è quello originale del 1879, riprodotto secondo le intenzioni del legislatore. I dati nell'archivio possono essere riferiti ad una versione di poco successiva oppure essere sbagliati. Certamente la bandiera di bompresso del Regno è stata spesso riprodotta con poca cura, basti pensare ai numerosi esempi rettangolari riprodotti in modo errato su libri e siti web. Il modello ufficiale qui descritto doveva essere il riferimento: che sia rimasto immutato per una ventina d'anni non è certo anche se assai probabile. Che cosa si può dedurre allora? Forse le proporzioni in 1/8 si applicarono al nuovo modello novecentesco, che dalla seriosità ottocentesca si allontava così grazie ad una immagine più snella e luminosa. Ai posteri l'ardua sentenza. Pier Paolo Lugli


The jack of the Kingdom of Italy, 1879-1946
A Royal Decree dated April 22nd, 1879 introduced a new model for the jack, which was going to last for almost seventy years. It was a simple and effective pattern, ease to identify since everyone could recognize it as truly Italian. Actually, it was a red squared charged by a white cross and bordered of blue: a clear reminder of the shield of Savoy, at the time born by the Italian ensigns and flags. From the records in the CISV archive, the border depth and the arms width was equal to 1/8 of the square side. About 1900, the shape proportion were slightly altered, changing from 1:1 to 5:6, as reported by the contemporary manuals of the Italian Royal Navy and the dimensions of the parts were perhaps referred to the flag height. Recently, these information had to be reconsidered following a document casually found by the Treasurer. This is the official colour table for the jack. The title is self-explicative: «Model of the jack for the royal ships at the harbour» signed by the then Minister of the Navy: «As per His Majesty order. The Minister of the Navy. N. Ferracciù.». Actually, the Sardinian deputy Niccolò Ferracciu (without the accent on the u) covered such a charge during 1878-1879, becoming later on Minister of Grace and Justice on 1884. The jack pattern is clearly shown, in order to be exploited for production. Compared to what recorded in the archive, the general design and proportion in 1:1 stay the same. Element dimensions change, though. Everything is now a submultiple of 5. The square is subdivided in smaller squares as large as 1/5 of the larger one, so that the border depth and the arms width is equal to 1/5 of the jack side. This way the central red square bearing the white cross is equal to 3/5 of the jack, displaying a blue border much more evident. This is the original 1879 pattern, reproduced according to the legislator orders. The data in the CISV archive may be referred to a slightly later model or be wrong. As a matter of fact, the Royal jack has been frequently reproduced in a incorrect way, just considering the many instances of rectangular jacks wrongly displayed on books and web sites. The official model described here had to be the reference: if it was unchanged for about twenty years is not certain, even though very possible. What can we induce then? Perhaps the proportions in 1/8 apply to the 1900 model, which moved from the grave '800 pattern thanks to a more elegant and bright image. Future researches will hopefully shed light on this. Pier Paolo Lugli


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